Alcune cose da sapere sulle auto elettriche
Allo sviluppo della rete di punti di ricarica ora possono contribuire anche le aziende
A marzo del 2023 il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato un regolamento che dal 2035 vieterà l’immatricolazione nei paesi dell’Unione di veicoli alimentati a benzina o diesel. Il divieto è stato uno dei passaggi più importanti del cosiddetto Green Deal, l’ambizioso piano dell’Unione Europea contro il cambiamento climatico. Nonostante alcuni limiti ancora esistenti ed evidenti l’alternativa principale ai veicoli alimentati a benzina e diesel saranno nel prossimo futuro quelli elettrici a batteria, che sono in commercio da molti anni, ma che soltanto abbastanza recentemente hanno iniziato a competere in affidabilità, efficienza e convenienza con quelli alimentati a combustibili fossili.
La prima considerazione da fare se si sceglie un veicolo elettrico è naturalmente quella dell’impatto ambientale complessivo. La sua misurazione però non è sempre facile perché dipende dai volumi di emissione, e dalle fonti di energia che vengono utilizzate. In particolare per quanto riguarda i volumi di emissione il paragone deve essere sempre essere fatto fra veicoli equivalenti, cioè, ad esempio, fra veicoli che abbiano una potenza simile. Prendendo in esame veicoli equivalenti, tutto il ciclo di vita di un’auto elettrica – dall’estrazione delle materie prime alla produzione fino allo smaltimento – è considerato meno impattante per l’ambiente rispetto a quello di un’auto alimentata a combustibili fossili.
I veicoli elettrici infatti non emettono gas inquinanti e sono più efficienti dal punto di vista energetico: consumano meno di un terzo dell’energia rispetto alle auto convenzionali equivalenti, dato che i motori a combustione sprecano una parte significativa dell’energia prodotta in calore. L’energia utilizzata per caricare le batterie di un veicolo elettrico è sempre più spesso prodotta da fonti rinnovabili. Inoltre le batterie durano sempre di più, e sono già in grado di resistere a diverse migliaia di cicli di ricarica.
Le prestazioni stanno migliorando anche dal punto di vista dell’autonomia media dei veicoli: nel 2022 il 57 per cento delle auto elettriche a batteria sul mercato europeo aveva un’autonomia di guida di oltre 385 chilometri con una sola carica e un ulteriore 34 per cento aveva un’autonomia compresa tra 235 e 384 km. Quindi oltre il 90 per cento dei veicoli elettrici permetteva di fare un viaggio di più di 235 chilometri con una carica. Infine, i veicoli elettrici hanno minori esigenze di manutenzione rispetto alle auto alimentate a benzina e a gasolio (anche in questo caso i confronti con le auto alimentate a combustibili fossili vanno fatte fra veicoli equivalenti).
Un altro significativo fattore di sviluppo per la mobilità elettrica è rappresentato dallo sviluppo della rete di punti di ricarica, che si sta espandendo rapidamente: il numero di punti di ricarica accessibili al pubblico nell’UE è infatti più che raddoppiato tra il 2021 e il 2023. Gli Stati membri dell’Unione europea hanno inoltre concordato un ulteriore sviluppo della rete: a partire dal 2025 lungo le principali vie di trasporto dovranno essere installati punti di ricarica ogni 60 chilometri. Allo sviluppo di questa rete sta contribuendo anche Repower, azienda energetica attiva in Svizzera da più di cento anni e che in Italia è operativa dagli esordi delle liberalizzazioni nel mercato delle forniture di luce e gas. Inoltre propone soluzioni per la mobilità elettrica alle piccole e medie imprese, attraverso una consulenza continua e personalizzata.
Aumentare i punti di ricarica può essere un vantaggio per gli automobilisti, certo, ma anche per le aziende che decidono di installare gli impianti sui propri spazi. Per venire incontro a entrambe queste esigenze Repower ha infatti creato la Repower Charging Net, una rete di ricarica diffusa su tutto il territorio nazionale. Per farne parte le aziende, piccole e grandi, devono avere uno spazio accessibile al pubblico dove offrire il servizio di ricarica. Chi decide di farlo può scegliere tra strumenti e configurazioni diverse in base al proprio spazio e alle proprie esigenze. Se queste dovessero cambiare, si può sempre decidere di integrare la scelta con nuove installazioni.
Una volta installato l’impianto comparirà su Recharge Around, l’app che mostra tutti i punti di ricarica attivi. L’azienda potrà creare una descrizione dell’impianto stesso che comparirà sull’app. Inoltre il punto di ricarica apparirà su ogni app del circuito Intercharge – la principale piattaforma di ricerca per la ricarica di veicoli elettrici.
Lo strumento di ricarica, cioè la colonnina, viene ceduta in comodato d’uso, previo il pagamento di una quota d’installazione. L’azienda avrà a disposizione un percorso di formazione completo sulla corretta installazione e sulle modalità di utilizzo degli strumenti, oltre all’assistenza tecnica e al pronto intervento ventiquattro ore su ventiquattro su tutto il territorio nazionale. Da quando l’impianto comincerà a erogare energia il titolare inizierà a guadagnare sulle ricariche: l’azienda, divenuta di fatto un partner commerciale di Repower.
Recharge Around è uno strumento importante anche per gli automobilisti: attraverso l’app infatti possono sempre sapere quali sono le colonnine di ricarica attive sul territorio e pianificare il proprio viaggio con l’auto elettrica.