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Come funziona il 5 per mille

E come devolverlo alle associazioni che svolgono attività socialmente rilevanti

Nel 2005, nella cosiddetta “legge di bilancio” per l’anno 2006, il parlamento italiano introdusse un contributo destinato a enti e associazioni che svolgono attività socialmente rilevanti: la forma prevista è quella della devoluzione di una quota delle proprie imposte, il 5 per mille dell’Irpef, a una specifica associazione inserita in un elenco fra quelle che rispettano certi criteri. In sostanza lo Stato rinuncia a una parte delle imposte a cui avrebbe diritto per donarla, sulla base delle preferenze dei contribuenti, alle associazioni che operano in diversi settori, come il volontariato, la ricerca, la tutela dell’ambiente e dei beni culturali: l’entità totale del contributo e i criteri che le associazioni devono rispettare sono cambiati diverse volte prima che venisse trovata una forma definitiva nel 2010.

Per devolvere il 5 per mille basta inserire nel riquadro dedicato della propria dichiarazione dei redditi il codice fiscale dell’associazione che si è deciso di sostenere e firmare. Oltre al 5 per mille ci sono anche altre donazioni che si possono fare attraverso una parte dell’Irpef, l’8 per mille e il 2 per mille. L’8 per mille può essere devoluto a enti religiosi o a esplicite finalità pubbliche, come per esempio l’edilizia scolastica o la ricostruzione dopo le calamità naturali. Il 2 per mille è invece un contributo per i partiti politici. Non sono donazioni alternative fra loro, ogni contribuente ogni anno può donare sia il 5 che l’8 e il 2 per mille.

Un’importante differenza tra l’8 per mille e il 5 per mille è che per quest’ultimo dal 2010 lo Stato ha introdotto un “tetto”, cioè una cifra massima di destinazione del contributo: la somma che eccede questo tetto non viene distribuita fra le associazioni. Nel 2010 era di 400 milioni di euro ed è stata progressivamente adeguata fino agli attuali 525 milioni di euro: negli ultimi anni alcune fra le più importanti associazioni destinatarie si sono battute, senza successo, perché il tetto venga abolito, e affinché il 5 per mille venga quindi equiparato all’8 per mille, che non prevede alcun limite.

Tra le associazioni che svolgono attività socialmente rilevanti cui si può devolvere il 5 per mille – e che si è battuta per l’abolizione del tetto – c’è anche ActionAid, associazione internazionale che si batte con progetti mirati per combattere la povertà, le disuguaglianze e l’esclusione sociale, e per garantire i diritti fondamentali, in Italia e nel mondo.

Per devolvere il proprio 5 per mille ad ActionAid, basta inserire il codice fiscale 09686720153 nello spazio dedicato agli Enti del Terzo Settore della propria dichiarazione dei redditi, e firmare.

Destinando il 5 per mille ActionAid si sostengono le diverse cause portate avanti dall’associazione: dal diritto all’istruzione a quello al cibo e all’acqua, dal contrasto alla violenza sulle donne al lavoro sulle emergenze, come quelle climatiche, quelle durante disastri naturali e i conflitti. In 25 paesi in Africa, in Asia, in Medio Oriente e in America Latina l’associazione utilizza i fondi del 5 per mille, tra le altre cose, per contrastare lo sfruttamento minorile, la malnutrizione e il fenomeno delle spose bambine, le minori private dei loro diritti che ogni giorno vengono “date in sposa”, senza che abbiano la possibilità di opporsi, spesso a persone molto più grandi di loro.

Tra i numerosi bambini e le numerose bambine che vengono aiutati, ActionAid ha raccontato sul suo sito web la storia di Khushi. Vive a Dhaka, in Bangladesh, e a 12 anni ha dovuto lasciare la scuola, anche se sognava di fare la medica, e andare a lavorare in una fabbrica di abbigliamento per aiutare la sua famiglia. Khushi racconta che lavorava nel reparto di filatura e si svegliava tutte le mattine alle 6. Le condizioni di lavoro erano molto dure. Molti altri bambini e bambine lavoravano con lei nella fabbrica. ActionAid Bangladesh, insieme ai suoi partner locali, è riuscita a fare in modo che Khushi tornasse a scuola dopo alcuni mesi, anche attraverso incontri con la sua famiglia a cui ha cercato di spiegare l’importanza dell’istruzione e dei diritti delle bambine, inclusa la protezione dallo sfruttamento lavorativo.

Devolvendo il 5 per mille ad ActionAid si possono aiutare bambine e bambini come Khushi. Per farlo basta inserire il codice fiscale 09686720153 nello spazio dedicato agli Enti del Terzo Settore della propria dichiarazione dei redditi, e firmare.

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