Diventare un data scientist
È una figura sempre più richiesta, ed è necessaria una specifica formazione universitaria
Utilizzando tutti i nostri diversi dispositivi generiamo, ogni giorno, un numero enorme di dati, inimmaginabile fino a qualche anno fa, anche quando internet era già entrato nella nostra quotidianità. Produciamo dati attraverso i profili dei social network, quando navighiamo sui siti di informazione, quando vediamo un video o ascoltiamo musica attraverso piattaforme di intrattenimento, quando utilizziamo i servizi cloud. Produciamo dati praticamente sempre, attraverso tutte le attività della nostra vita quotidiana: da una transizione finanziaria agli acquisti grandi e piccoli sugli e-commerce, dalla produzione di beni nelle industrie alla programmazione di una vacanza, dalla prenotazione di una visita al rilascio di un documento. Raccogliere e interpretare questi dati in modo efficace e intelligente è quindi diventato oggi indispensabile per chi vuole fare previsioni su alcuni fenomeni della nostra società e trovare soluzioni ai problemi complessi.
È quello che fa la data science (in italiano “scienza dei dati”), la scienza interdisciplinare che permette di catalogare e analizzare grandi volumi di dati e lo fa utilizzando la matematica, la statistica e l’informatica. Siamo soliti collegare la raccolta dati a obbiettivi di tipo commerciale, come la profilazione utenti dei siti di e-commerce. In realtà la data science può essere utilizzata per sondare gli aspetti della vita umana in diversi ambiti, da quello sanitario a quello finanziario, da quello industriale a quello della pubblica amministrazione. L’analisi dei dati può aiutare a prendere decisioni in molti settori, tanto nel pubblico quanto nel privato.
Proprio per la capacità di spaziare in diversi campi tematici e di utilizzare diverse metodologie scientifiche il data scientist, cioè il professionista che si occupa di data science, è un lavoro sempre più richiesto. Date le complesse competenze multidisciplinari richieste, per diventare un data scientist è necessaria una specifica formazione universitaria. Fra gli atenei che offrono corsi di questo tipo c’è la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, una delle scuole d’eccellenza italiane.
Per il prossimo anno accademico la Scuola ha infatti ampliato la propria offerta formativa con l’area di Scienza dei dati. Le altre aree storiche dell’ateneo sono economia, giurisprudenza, scienze politiche, ingegneria, medicina e scienze agrarie e biotecnologie vegetali. Scienza dei dati è caratterizzata da un approccio multisciplinare: lo scopo è formare laureati e laureate con elevate competenze in raccolta, trattamento, compressione e archiviazione dei dati, in linguaggi e metodologie di programmazione, in metodologie di analisi matematica e statistica, in machine learning e intelligenza artificiale. Il percorso formativo è legato alla ricerca del Dipartimento L’EMbeDS (acronimo di Economics, Management and Law in the era of Data Science).
La Scuola Superiore Sant’Anna è un’istituzione pubblica e gratuita, cui si accede tramite un concorso. Quello per i corsi ordinari della Scuola per l’anno accademico 2024/25 dà la possibilità di accedere a 78 posti in totale, suddivisi in 60 posti per il primo anno dei corsi ordinari di primo livello e a ciclo unico e 18 posti per il primo anno dei corsi ordinari di secondo livello, fra cui i due dedicati alla data science.
Si può presentare la domanda di iscrizione al concorso fino alle 12 del 29 luglio 2024 per i corsi ordinari di primo livello e a ciclo unico, e fino alle 12 del 18 giugno 2024 per i corsi ordinari di secondo livello. Prima della chiusura delle candidature sono previsti due momenti di presentazione dell’offerta formativa. Il 24 maggio è prevista una giornata dedicata al secondo livello con un Open day in presenza e online, che ha come scopo quello di conoscere le modalità del concorso, in modo da prepararsi al meglio per affrontarlo, e di approfondire i nuovi percorsi di studio. Il 31 maggio, alle ore 14:30, la Scuola Sant’Anna si racconta alle docenti e ai docenti delle scuole secondarie superiori, che potranno visitare il campus e discutere le varie possibilità offerte.
Partecipare di persona all’Open day può essere anche un’occasione per scoprire come si svolgono le giornate all’interno della Scuola Superiore Sant’Anna. Chi supera il concorso, infatti, segue un percorso di formazione parallelo e complementare, dentro e fuori la Scuola, molto spesso già a contatto con i centri di ricerca, e basato su criteri di merito. Le allieve e gli allievi usufruiscono, inoltre, di vitto e alloggio gratuiti nelle strutture all’interno del campus e hanno la possibilità di usufruire di numerosi servizi come la mensa, la lavanderia, la biblioteca e le aule studio.