Contenuto sponsorizzato da Fabrick e scritto dal Post

Usare l’AI per i pagamenti online

Riduce malfunzionamenti e frodi, e migliora i servizi di e-commerce

La cosiddetta “intelligenza artificiale” è lo sviluppo tecnologico di cui si è parlato di più negli ultimi anni. Lo si è fatto talvolta in toni entusiastici, ma molto spesso anche con preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda il suo impatto sul mercato del lavoro, cioè la possibilità che l’AI possa sostituire l’uomo in molte mansioni professionali. Nonostante se ne parli molto, lo si fa spesso riferendosi soltanto ad alcune applicazioni specifiche di questa tecnologia, come ad esempio i chatbot, che simulano una conversazione, o i generatori di immagini.

L’intelligenza artificiale è invece anche molte altre cose: quali siano tutte queste cose non è però sempre chiaro ai non addetti ai lavori, per la semplice ragione che dell’AI non esiste una definizione universalmente riconosciuta. Il modo in cui viene definita varia moltissimo a seconda dei contesti e delle persone che ne studiano e sviluppano gli algoritmi.

Tra le innumerevoli applicazioni dell’intelligenza artificiale c’è anche quella al mondo della finanza e dei pagamenti online, in particolare in tema di frodi. Pensiamo ad esempio agli e-commerce che, anche per via dell’accelerazione dovuta al periodo della pandemia, hanno avuto una forte crescita. Ciò ha portato a un inevitabile aumento delle transazioni digitali attraverso cui si effettuano i pagamenti, con i conseguenti rischi di incappare in malfunzionamenti e frodi.

Lo sviluppo di sistemi di AI contro le frodi è uno dei servizi che offre Fabrick, azienda italiana, attiva anche nel Regno Unito, in Spagna e in Francia, che aiuta le imprese a costruire ecosistemi finanziari innovativi. Grazie alla finanza integrata, le imprese, le istituzioni finanziarie e le fintech possono integrare i servizi finanziari direttamente nelle loro piattaforme, come app, siti web e marketplace.

L’intelligenza artificiale è alla base della cosiddetta orchestrazione dei pagamenti. Si tratta di sistemi che centralizzano e ottimizzano l’intero ciclo di vita dei pagamenti, gestiti in un’unica piattaforma, appunto come un direttore fa con i diversi strumenti musicali di un’orchestra. Grazie alla piattaforma è possibile ottimizzare tutti i processi legati ai pagamenti (riducendo errori e dipendenza da interventi manuali), ridurre i costi operativi e controllare tutte le fasi delle transazioni, assicurando quindi la tracciabilità e una più semplice riconciliazione (cioè l’operazione con cui si verifica che le registrazioni contabili corrispondano ai movimenti riportati nell’estratto conto). L’orchestrazione dei pagamenti, inoltre, si integra con strumenti di rilevazione delle frodi, garantendo la sicurezza dei pagamenti e la protezione dei clienti e dell’azienda, migliorandone le prestazioni ed evitando malfunzionamenti.

Proprio grazie all’AI è per esempio possibile evitare i cosiddetti falsi positivi, cioè i pagamenti legittimi che vengono negati perché erroneamente classificati come sospetti dai filtri di gestione del rischio delle piattaforme. È un grosso problema per gli e-commerce, e più in generale per chi deve ricevere i pagamenti: non causa infatti soltanto un danno economico, ma può anche influire negativamente sull’esperienza d’acquisto del cliente e, conseguentemente, danneggiare la reputazione dell’e-commerce.

I sistemi di intelligenza artificiale contribuiscono a ridurre i falsi positivi attraverso quelli che vengono chiamati “processi di arricchimento dei dati”: in sostanza l’AI raccoglie dati attraverso diverse fonti (ad esempio sul web, sui social o attingendo a informazioni statistiche) che le permettono di assegnare un punteggio (scoring) e un grado di probabilità che il pagamento sia fraudolento o meno. In questo modo il servizio di prevenzione frodi, “arricchito” da questo strumento, ha meno possibilità di bloccare transazioni regolari.

Attraverso il sistema di orchestrazione dei pagamenti viene inoltre coordinata e monitorata l’attività dei cosiddetti gateway di pagamento (cioè le piattaforme tecnologiche che fanno da intermediarie fra chi vende e chi compra), delle banche d’affari (cioè le istituzioni che gestiscono il conto di un esercente per consentirgli di accettare pagamenti con carte di credito o di debito) e degli altri operatori finanziari. Tra i principali vantaggi c’è quello di influire positivamente sui tassi di conversione (cioè, in questo caso, la percentuale di pagamenti che vanno a buon fine rispetto al numero totale).

La piattaforma Payment Orchestra di Fabrick integra tutte queste soluzioni e permette inoltre di gestire pagamenti crossborder (cioè quelli internazionali con valute diverse) in modo semplice. È possibile, infatti, rendere disponibili i metodi di pagamento preferiti a seconda dell’area geografica, anche di specifiche nicchie di mercato. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di confrontare e allineare automaticamente le registrazioni contabili dell’e-commerce con le transazioni sul conto corrente bancario (cioè fra ciò che risulta venduto e ciò che si è incassato, la cosiddetta “riconciliazione automatica”). 

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