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Imparare uno stile di vita sano, con il Kamishibai

Il teatro di carta giapponese fa parte di un progetto educativo per bambini e bambine

A maggio del 2024 Save the Children, l’organizzazione umanitaria che da più di cent’anni si batte in difesa delle bambine e dei bambini a rischio e per garantire loro un futuro, ha pubblicato una ricerca sulla povertà minorile in Italia e sulle prospettive per il futuro dei giovani che si trovano in questa condizione. Lo studio, che si chiama “Domani (Im)possibili”, è basato sulle interviste a circa 1.500 giovani in diverse condizioni sociali. È emerso che nel nostro paese quasi un adolescente su dieci vivrebbe in una situazione di “grave deprivazione materiale”, una condizione che riguarderebbe più di centomila ragazze e ragazzi tra i 15 e i 16 anni.

Più di un ragazzo su quattro tra quelli che sono in questa situazione pensa che non riuscirà a finire la scuola e che sarà costretto ad andare a lavorare. Inoltre il 17,9 per cento dei ragazzi e delle ragazze in famiglie con problemi economici dichiara che i genitori hanno difficoltà nel sostenere le spese per cibo, vestiti e bollette. Sempre secondo la ricerca il 67,4 per cento dei giovani in stato di “grave deprivazione materiale” teme che, anche se in futuro troverà un lavoro, questo non gli consentirà di avere sufficienti risorse economiche per vivere dignitosamente.

Queste difficili condizioni possono tradursi anche in una scarsa attenzione allo stile di vita e a una carenza educativa sui temi dell’igiene quotidiana e sull’importanza di una sana alimentazione. Per cercare di insegnare alle bambine e ai bambini l’importanza delle buone pratiche, Save the Children ed Enterogermina Integratori Alimentari hanno ideato un progetto educativo chiamato “Viva la pancia”.

Il progetto si sviluppa in dieci giornate e coinvolge altrettanti quartieri e periferie delle città italiane. Già da alcuni anni Save the Children ha infatti creato i “Punti Luce”, spazi in cui bambine, bambini e gli adolescenti possono usufruire gratuitamente di attività formative ed educative (come, ad esempio, il supporto allo studio, o attività sportive e culturali) mentre per le famiglie esistono anche dei supporti come consulenze legali e psicologiche. Le attività di “Viva la pancia” si svolgono in dieci “Punti Luce” prescelti, quelli di Milano Giambellino e Milano Quarto Oggiaro, Ancona, Napoli Chiaiano, Palermo ZEN e ZISA, Casal di Principe (in provincia di Caserta), Scalea (in provincia di Cosenza), Platì e San Luca (nella città metropolitana di Reggio Calabria).

Per aumentare il coinvolgimento di bambini e bambine nel progetto, è stato scelto un approccio formativo che affiancasse alla didattica tradizionale anche il gioco e l’elemento narrativo. Lo scopo è che i più piccoli imparino tramite una combinazione di teoria e pratica, esprimendo le proprie passioni e la propria creatività rafforzando le proprie competenze sia in ambito umanistico che scientifico.

Nella prima parte delle lezioni le bambine e i bambini ascoltano alcune storie che spiegano la differenza tra batteri “buoni” e “cattivi”, cioè fra quelli che svolgono funzioni benefiche per il corpo e quelli che possono causare squilibri intestinali, e insegnano norme basilari di igiene personale e alimentazione sana. Queste storie sono raccontate con la tecnica giapponese del Kamishibai, traducibile come “spettacolo teatrale di carta”, una forma narrativa in cui il racconto del narratore è accompagnato dallo scorrimento di tavole illustrate di carta all’interno di un piccolo teatro in legno. La seconda parte è quella più prettamente laboratoriale, in cui i minori mettono in pratica giocando quello che hanno appena imparato, anche attraverso esperimenti appositamente pensati per loro.

Il progetto è iniziato alla fine del 2023 e continuerà per tutto il 2024 con una frequenza di circa un appuntamento al mese. Il progetto prevede 10 laboratori per ciascun “Punto Luce”, per un totale di 100 appuntamenti. Ad oggi sono stati coinvolti circa 1.600 minori. Oltre al progetto “Viva la Pancia” Enterogermina Integratori Alimentari e Save the Children hanno collaborato per mettere a disposizione due unità socio-sanitarie mobili nelle aree dei “Punti Luce” di Ostia e Palermo. Queste unità forniranno diversi servizi: dalle consulenze psico-sociali e pediatriche, alla promozione di buone pratiche d’igiene e alimentazione, espressamente dedicati all’infanzia. L’unità di Palermo è già attiva: si tratta uno studio pediatrico mobile pensato per fornire visite gratuite e assistenza psico-sociale e pediatrica ai i bambini.

Un’unità socio-sanitaria mobile (Save the Children/Enterogermina)
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