Contenuto sponsorizzato da Fondazione Peccioliper e scritto dal Post

Il borgo medioevale che ha scelto l’arte contemporanea

È Peccioli, “museo diffuso” che rappresenterà la Toscana in un concorso

Sulle colline dell’entroterra della provincia di Pisa, in Toscana, c’è un borgo in cui si possono vedere, inserite all’interno del centro storico medioevale e nelle sue vicinanze, opere, architetture e installazioni d’arte contemporanea: si chiama Peccioli, un nome che certamente non risulterà nuovo ai lettori del Post, in quanto sede di diverse nostre iniziative. Da Peccioli si può godere anche di una notevole vista panoramica su parte della Valdera, e infatti in epoca medioevale questa sua posizione ebbe un importante ruolo strategico in quell’area: il castello del borgo, e il borgo stesso, furono infatti alternativamente conquistati da Pisa e da Firenze proprio per controllare militarmente la valle.

Grazie alla sua posizione e alla sua storia, come è successo a molti altri borghi della Toscana, negli ultimi decenni anche a Peccioli il turismo è diventato un settore importante dell’economia locale. Già dagli inizi degli anni Novanta del Novecento le amministrazioni comunali avevano deciso di rendere Peccioli quello che oggi viene chiamato un “museo diffuso”: cioè di creare un percorso all’interno del borgo che permettesse di conoscerlo muovendosi all’interno del borgo stesso. A differenza di altri musei diffusi che puntano principalmente sugli elementi della tradizione locale (come gli antichi mestieri o la cultura enogastronomica) a Peccioli si è fatta un’altra scelta: quella di dare ai visitatori la possibilità di scoprire numerose opere d’arte contemporanea internazionale, in particolar modo concettuale, e di farlo in un contesto insolito come quello di un borgo medioevale toscano.

Un’immagine notturna del Palazzo Senza Tempo di Peccioli (Archivio fotografico Fondazione Peccioliper)
Il Palazzo Senza Tempo e la terrazza panoramica di Peccioli (Archivio fotografico Fondazione Peccioliper)

Negli ultimi trent’anni sono state realizzate settantasette opere d’arte e installazioni, pensate specificatamente per essere inserite nel borgo. Ce ne sono alcune di grandi dimensioni, come le quattro “Presenze” – enormi sculture che rappresentano figure umane – o come l’ascensore panoramico che porta al centro del paese. Un esempio del restauro e della riprogettazione architettonica del borgo in ottica contemporanea è invece il  “Palazzo Senza Tempo”, la costruzione nel centro del borgo ripensata dall’architetto Mario Cucinella con l’inserimento della terrazza panoramica protesa sulla campagna circostante. Altre opere e installazioni vanno invece scoperte camminando tra i vicoli del paese e delle sue frazioni.

L’insieme di queste opere e architetture, sostenuto dal “Sistema Peccioli”, viene portato avanti dal comune di Peccioli, dalla Fondazione Peccioliper e da Belvedere Spa, la società, in parte ad azionariato cittadino, che gestisce il locale impianto di smaltimento e trattamento dei rifiuti e di produzione di energia. Oltre a essere la sede di questo museo diffuso dedicato all’arte contemporanea Peccioli ospita anche diverse iniziative culturali. Oltre a quelle del Post, c’è il festival “11Lune a Peccioli“, nato nel 2005, e che dal 2007 si svolge all’Anfiteatro Fonte Mazzola, una struttura ispirata all’architettura degli antichi teatri greci e realizzata con lastre di tufo ancorate al suolo evitando l’utilizzo di cemento. A “11Lune a Peccioli” si sono esibiti molti fra i più importanti attori e cantanti italiani. Ogni anno al festival partecipano circa 15mila spettatori.

L’anfiteatro Fonte Mazzola allestito per il festival “11Lune a Peccioli” (Archivio fotografico Fondazione Peccioliper)
Un’immagine del festival “11Lune a Peccioli” (Archivio fotografico Fondazione Peccioliper)

Peccioli quest’anno è stata inoltre selezionata per partecipare all’undicesima edizione del concorso televisivo “Il Borgo dei Borghi” che va in onda la domenica all’interno della trasmissione Kilimangiaro. Il borgo rappresenterà la Toscana nel concorso che prevede la partecipazione di un solo piccolo comune per ogni regione. La puntata dedicata a Peccioli è andata in onda lo scorso 7 gennaio e si potrà votare il borgo attraverso la piattaforma dal 25 febbraio fino al 17 marzo (qui sono spiegate le varie fasi). I voti così raccolti contribuiranno per l’85 per cento a stabilire il vincitore del concorso, mentre il restante 15 per cento sarà riservato a una giuria di esperti. È stato attivato anche un canale WhatsApp (ci si può iscrivere qui) attraverso cui si possono ricevere tutte le notizie su Peccioli e sulla sua partecipazione al concorso “Il Borgo dei Borghi”.

L’opera “Endless Sunset” di Patrick Tuttofuoco sulla passerella che collega il centro storico del borgo medioevale di Peccioli alla parte nuova del paese (Archivio fotografico Fondazione Peccioliper)
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