
Un podcast sui soldi
E sul perché non vogliamo parlarne. Lo conduce Massimo Cirri e la prima puntata è online dal 20 ottobre
Oggi, forse ancora di più rispetto al passato, parlare di soldi è un tabù: se non siamo costretti dalle circostanze preferiamo farne a meno. Ciò succede perché i soldi, o la loro mancanza, generano in noi sentimenti forti con cui dobbiamo fare i conti nella nostra quotidianità. Sentimenti come vergogna, frustrazione e paura. Per cercare di superare questi sentimenti, o quantomeno di governarli, è importante imparare a parlarne e a capire come gestire i nostri soldi. Bisogna anche essere consapevoli che non sono neutri: il modo in cui li usiamo e li investiamo hanno delle conseguenze sulle nostre vite, sulla società, sul mondo del lavoro e sull’ambiente. È importante sapere dove finiscono i nostri soldi per poter verificare che i nostri investimenti rispecchino i nostri valori.
Per parlare di questi temi, e cercare di aiutare le persone a superare tutti i tabù, il Post ha realizzato un podcast in collaborazione con Banca Etica. Si intitola Perché non parliamo di soldi? ed è scritto, curato e condotto da Massimo Cirri (conduttore su Radio 2 da 28 anni della trasmissione Caterpillar e autore sul Post del podcast Basaglia e i suoi). In ognuna delle tre puntate Cirri intervisterà un’esperta o un esperto su un particolare tema legato al nostro rapporto con i soldi, e insieme parleranno di un sentimento forte che questo tema suscita in noi. La prima puntata uscirà lunedì 20 ottobre, la seconda il 27 ottobre e la terza il 3 novembre.
Nella prima puntata sarà ospite Ferdinando Cotugno, giornalista di Domani, che scrive principalmente di clima, ambiente ed ecologia e che sul clima cura la newsletter Areale. Con lui si parlerà del sentimento della paura del futuro, personale e collettivo, in relazione alla crisi climatica, del ruolo dei soldi nella crisi climatica stessa, di come gli enti pubblici e privati investono con i soldi che gli affidiamo e di cosa possiamo fare come consumatori e come risparmiatori per contrastare il cambiamento climatico.
Nella seconda puntata Cirri dialogherà con Aminata Gabriella Fall, conosciuta sui social come PecuniAmi, consulente finanziaria e divulgatrice di educazione finanziaria. Verrà affrontato il sentimento della vergogna nei confronti dei soldi e si parlerà di quanto, di soldi, ne sappiamo o crediamo di saperne, del gap fra uomini e donne non solo salariale, ma anche di preparazione finanziaria, di come sia necessaria un’educazione critica alla finanza, del più grande trasferimento generazionale di denaro della storia e del rischio che chi non è preparato a gestirlo finisca per perderlo o per scegliere investimenti oscuri se non truffaldini.
L’ospite della terza puntata è Francesca Coin, sociologa, esperta di lavoro e di diseguaglianze sociali. Il tema della puntata è il sentimento di frustrazione legato al rapporto con i soldi. Cirri parla con Coin di lavoro povero, di filiere economiche sempre più finanziarizzate, del ruolo della finanza nell’impoverimento del lavoro e nell’iniquità delle retribuzioni e di cosa possiamo fare come singoli per contrastare queste dinamiche.
Perché non parliamo di soldi? è un podcast del Post in collaborazione con Banca Etica, banca popolare cooperativa, fondata a Padova nel 1999 e attiva oltre che in Italia anche in Spagna. Banca Etica basa la sua attività su principi etici come la trasparenza, la sostenibilità ambientale, la responsabilità sociale e l’esclusione degli investimenti in settori controversi, come le armi, le fonti fossili e gli allevamenti intensivi: i suoi criteri di valutazione degli investimenti non sono infatti solo economici ma anche socio-ambientali. Raccoglie risparmi e li utilizza per finanziare progetti che promuovono cultura, cooperazione, economia sociale e innovazione sostenibile. È l’unica banca in Italia che rende pubblico l’elenco completo di tutti i finanziamenti erogati, consentendo di verificare come vengono impiegati i propri risparmi.
