Un podcast che racconta un tabù

E cioè la cacca: “Evacuazioni” ne esamina gli aspetti scientifici e culturali con medici, esperti e divulgatori

In una determinata fase della loro vita, più o meno fra i tre e i cinque anni, quasi tutti i bambini hanno la stessa parola preferita: “cacca”. La ripetono di continuo perché è un aspetto importante di quel periodo in cui stanno imparando, proprio attraverso l’evacuazione, a essere  indipendenti come individui. Lo fanno però anche perché è una parola “proibita”, un tabù che gli adulti cercano in qualche modo di censurare. Infatti, superata quella fase infantile, i grandi non vogliono più avere molto a che fare con la cacca. Succede per ragioni evolutive: il disgusto che gli esseri umani adulti provano nei confronti delle feci, le loro ma anche quelle di altri animali, è dovuta al fatto che contengono anche una gran quantità di microrganismi rischiosi per la nostra salute, che possono provocare patologie molto gravi e talvolta mortali.

Il riflesso di questo disgusto umano nei confronti dei rifiuti biologici è evidente nel modo in cui le feci vengono raccontate nella letteratura, e più recentemente nel cinema. La cacca rappresenta da sempre l’elemento più basso e più corporeo, nel senso negativo del termine, delle vite degli uomini. E per questo anche quello da deridere, e di cui ridere. Negli ultimi decenni però l’evoluzione della medicina ha fatto crescere una maggiore consapevolezza dell’importanza di approcciarci a questo nostro prodotto di scarto con maggiore lucidità e serietà per capire come funziona il nostro intestino, uno degli organi più importanti, ma spesso sottovalutati, del nostro corpo.

Proprio per sensibilizzare sull’importanza della cacca nei diversi aspetti della nostra vita Santagostino, la rete di poliambulatori privati con numerose sedi in Lombardia, una a Bologna e due a Roma, ha realizzato un podcast in dieci puntate, dal titolo “Evacuazioni”. Nel podcast, scritto e condotto da Jacopo Cirillo, intervengono medici, esperti e divulgatori. Si trattano gli aspetti più prettamente scientifici della materia, ma anche quelli più culturali: oltre ai contributi della gastroenterologa Francesca Jaboli e della neuropsichiatra infantile Maria Pugliatti ci sono infatti gli interventi del fisico e divulgatore Massimo Temporelli, del giornalista e scrittore Federico Taddia, dell’attore e autore Saverio Raimondo e di Matteo Bordone, autore del podcast quotidiano del Post Tienimi Bordone. “Evacuazioni” è stato prodotto e curato da Studio Raheem e diretto da Michele Rho.

In cinque delle dieci puntate Jacopo Cirillo dialoga con la gastroenterologa Francesca Jaboli degli aspetti legati alle feci più direttamente connessi con la salute. Nella prima puntata Jaboli spiega quali siano i modi corretti per evacuare e sottolinea l’importanza dell’autoanalisi delle feci. Nella terza puntata la dottoressa approfondisce questioni sull’intestino, spesso definito il nostro “secondo cervello”.

La sesta puntata, la terza con Jaboli, è invece dedicata ai fenomeni “gassosi” collegati all’attività intestinale, anch’essi come le feci argomento ancora tabù: il meteorismo e l’aerofagia. Nell’ottava puntata, intitolata “Quando troppa quando poca”, la gastroenterologa affronta due dei problemi di salute legati alle feci più diffusi e riconosciuti, la stitichezza e la diarrea, e spiega quali sono i rimedi per contrastarle se diventano croniche. La decima e ultima puntata tratta delle più recenti pratiche in campo medico che hanno a che fare con la salute gastrointestinale: Jaboli spiega cos’è il trapianto di feci, che ha una storia recentissima, e da dove arriva l’idroterapia, che invece è un’evoluzione tecnologica dei tradizionali clisteri, utilizzati fin dall’antichità.

Nella seconda puntata di “Evacuazioni” a dialogare con Jacopo Cirillo c’è il fisico e divulgatore Massimo Temporelli, che si dedica a una breve storia del rapporto tra feci e  tecnologia, partendo dall’agricoltura fino all’invenzione delle fognature. La quarta puntata affronta invece con la neuropsichiatra infantile Maria Pugliatti il periodo dell’infanzia in cui “cacca” è la parola preferita dai bambini.

La quinta, che si intitola “Chi me l’ha fatta in testa”, è tematicamente collegata alla precedente: Cirillo infatti parla con Federico Taddia della rappresentazione della cacca nei libri illustrati per bambini. Nella settima puntata Saverio Raimondo spiega come seppur nella storia l’umorismo sulla cacca sia spesso stato considerato il più facile bisogna ricordare che riportare il discorso sulle funzioni corporali è un modo per affermare la natura umana, nella sua essenzialità. Anche la nona puntata di “Evacuazioni”, quella con ospite Matteo Bordone, è dedicata a considerazioni culturali legate alla cacca, in particolare alle sue rappresentazioni nella cultura pop e nel cinema.

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