Contenuto sponsorizzato dal National Biodiversity Future Center e Sapienza Università di Roma, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU e scritto dal Post

Un podcast sul mondo che verrà

Si chiama Futuro presente e lo conduce Beatrice Mautino. La prima puntata esce il 17 novembre

Spesso ci interroghiamo su come sarà il mondo fra qualche anno, e un elemento che deciderà la forma del nostro futuro è la scienza: è molto probabile che le innovazioni scientifiche saranno, forse più che in passato, strumento delle scelte politiche, e che la politica dovrà in qualche modo continuare a fare i conti con la scienza che verrà.

Questo futuro è però già in qualche modo presente nel mondo che viviamo oggi, ad esempio nelle ricerche scientifiche e negli studi che si stanno sviluppando negli ultimi anni, e che promettono grandi trasformazioni sociali (sotto alcuni aspetti anche temute). Può essere quindi molto interessante capire come scienziate e scienziati possono, già oggi, con la loro competenza, contribuire ed essere determinanti per la politica. Ad esempio spiegando come vengono prese le decisioni in condizioni estreme, come ci si comporta davanti a cambiamenti epocali, quali sono gli elementi da considerare quando si agisce sulla vita di milioni di cittadine e cittadini e così via.

Per provare a rispondere a domande di questo tipo Il Post ha realizzato un podcast in tre puntate in collaborazione con il National Biodiversity Future Center e Sapienza Università di Roma, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU. Si intitola Futuro presente. Le domande di oggi per le risposte di domani ed è condotto da Beatrice Mautino, divulgatrice scientifica e autrice, insieme a Emanuele Menietti, del podcast settimanale Ci vuole una scienza. In ogni puntata Mautino intervista scienziate e scienziati su temi al confine fra scienza e politica, per comprendere i differenti punti di vista e le priorità della comunità scientifica. L’obiettivo è esplorare cambiamenti e prospettive di cui, nel dibattito pubblico, non si parla quasi mai.

La prima puntata, in uscita il 17 novembre, si intitola È giusto vivere per sempre?. Beatrice Mautino parlerà con i suoi ospiti delle scoperte sulla genetica dell’invecchiamento che rendono sempre meno fantascientifica la possibilità di estendere, anche notevolmente, la durata della vita umana. Si interrogherà sulle conseguenze future, sia positive sia negative, ma potenzialmente enormi, dell’uso di terapie per la longevità. Lo farà con Isabella Saggio, professoressa ordinaria di genetica all’Università di Roma La Sapienza, spoke leader (a capo cioè di uno spoke, un gruppo di ricerca) del National Biodiversity Future center, coordinatrice per La Sapienza della scuola di dottorato in Genetica e biologia molecolare e del Master in giornalismo scientifico SGP, con Alessandro Rosina, professore ordinario di demografia e statistica sociale all’Università Cattolica di Milano, e con Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri IRCCS.

Nella seconda puntata si affronterà il tema della fine del modello di insediamento capillare sul territorio: sarà necessario a un certo punto abbandonare definitivamente i piccoli insediamenti delle aree interne, troppo costosi da mantenere? La puntata si intitola Dovremmo vivere tutti in città?, uscirà il 24 novembre e gli ospiti saranno gli ospiti saranno Giulio Boccaletti, direttore scientifico del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (CMCC), Mariachiara Pastore, professoressa associata e, ricercatrice al dipartimento di architettura e studi urbani del Politecnico di Milano e spoke leader del National Biodiversity Future Center, e Gianluca Piovesan, professore ordinario di discipline delle scienze naturali, ambientali e forestali presso l’Università della Tuscia di Viterbo e membro del National Biodiversity Future Center.

Il titolo della terza e ultima puntata, in uscita il 1 dicembre, è Ce la sentiamo di cambiare il mondo?. Mautino si confronterà con Mariachiara Chiantore, spoke leader del National Biodiversity Future Center e professoressa ordinaria di ecologia presso l’Università degli Studi di Genova, con Donatella Spano, professoressa ordinaria all’Università di Sassari, spoke leader del National Biodiversity Future Center e coordinatrice per l’Università di Sassari del dottorato in agrometeorologia ed ecologia degli ecosistemi agricoli e forestali, e con Massimo Tavoni, professore di economia dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano. Si parlerà di come la geoingegneria studi strumenti tecnologici per intervenire sul clima per ridurre gli effetti del cambiamento climatico, e del dibattito etico, legale e politico sulla possibilità di intervenire con la geoingegneria stessa per modificare la temperatura del pianeta.

Futuro presente. Le domande di oggi per le risposte di domani è un podcast del Post in collaborazione con il National Biodiversity Future Center e Sapienza Università di Roma, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU. Il coordinamento scientifico e l’ideazione sono di Isabella Saggio. Gli autori del podcast sono Beatrice Mautino e Giovanni Carrada. Il coordinamento è del Post e di Mattia La Torre per la Sapienza e il National Biodiversity Future Center.

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