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Cosa sapere per scegliere un nuovo operatore energetico

Capire le voci di una bolletta o le differenze tra tariffe è importante per una scelta consapevole, anche in vista della fine del mercato tutelato

Negli ultimi anni, a causa della crisi energetica, le bollette hanno subito forti oscillazioni e per i consumatori è stato spesso complicato capire come risparmiare scegliendo fra le offerte dei diversi fornitori. Talvolta si ha anche poca familiarità con la lettura della bolletta, e alcuni termini e condizioni del mercato energetico possono risultare magari poco chiari. Nei prossimi mesi la situazione cambierà ulteriormente: il prossimo primo luglio finirà il mercato tutelato dell’energia elettrica, tre mesi più tardi rispetto al primo aprile, la data inizialmente prevista, ma senza ulteriori proroghe come invece era stato ipotizzato.

Il mercato tutelato, o regime di tutela, dell’energia elettrica (c’è anche quello del gas, che invece è terminato il 31 dicembre 2023) è quello in cui le forniture avvengono a prezzi e condizioni contrattuali stabilite dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Le famiglie italiane che usufruiscono del mercato tutelato, e che da luglio dovranno scegliere un fornitore sul mercato libero, sono ancora circa un terzo del totale. Non è complicato capire se le proprie forniture rientrano nel mercato tutelato: sulla bolletta generalmente in alto a destra, vicino al nome del fornitore e al numero di fornitura, si trova scritto «servizio di tutela» nella bolletta del gas e «servizio di maggior tutela» in quella dell’energia elettrica.

Da luglio, comunque, chi non avrà ancora scelto un fornitore del mercato libero rientrerà nel cosiddetto Servizio a tutele graduali (STG), un servizio provvisorio predisposto da ARERA per accompagnare il passaggio al mercato libero dopo la rimozione della tutela di prezzo. Il mercato tutelato rimarrà disponibile solo per alcune categorie protette, i cosiddetti “utenti vulnerabili”: persone con più di 75 anni, persone con ISEE entro gli 8.107,50 euro, persone che vivono in abitazioni di emergenza dopo eventi calamitosi, e persone con disabilità.

Questo passaggio al mercato libero per l’energia non arriva a sorpresa. È infatti l’ultimo passaggio di un processo di liberalizzazione iniziato venticinque anni fa con il cosiddetto “decreto Bersani” del 1999, che recepiva la legge europea per la creazione di un mercato unico dell’energia nell’Unione Europea. Dal 2007 qualsiasi fornitore di energia può decidere di operare sul mercato e gli utenti possono decidere a quale venditore rivolgersi: da allora esiste di fatto il mercato libero dell’energia. Per garantire un periodo di transizione venne comunque mantenuto il mercato tutelato, la cui fine è stata più volte prorogata.

(Pulsee Luce e Gas)

Per chi dovrà passare al mercato libero sarà quindi necessario scegliere un fornitore e sarà fondamentale sapersi orientare fra le varie offerte, su cui comunque continuerà a vigilare l’Antitrust, l’autorità per la concorrenza. Ma saperne di più sul mercato dell’energia serve a tutti per scegliere l’operatore più adatto alle proprie esigenze: perché si entra in una nuova casa, perché è scaduta la tariffa agevolata che si era concordata con il fornitore, perché si sta cercando di risparmiare.

Per una scelta consapevole è fondamentale conoscere le voci più importanti di una bolletta, in particolare la tariffa, che è il costo vero e proprio dell’energia (per quella elettrica espresso in euro per kWh) che, moltiplicata per i consumi rilevati (al lordo delle perdite di rete, cioè le dispersioni di energia elettrica che si verificano durante la produzione e la distribuzione), dà la spesa totale per i consumi energetici. Poi ci sono costi di commercializzazione, cioè quelli sostenuti dal fornitore per svolgere le attività di gestione commerciale dei clienti. Queste voci variano, a volte anche sensibilmente, a seconda del fornitore. Non tutte le voci della bolletta però dipendono dal fornitore: il costo del trasporto dell’energia, le spese per gli oneri di sistema,  l’IVA e le altre accise e infine il canone RAI sono stabiliti per legge.

Nella scelta di un’offerta non è secondario tenere in considerazione anche le proprie abitudini di consumo: molti fornitori infatti propongono prezzi diversi a seconda delle fasce orarie e l’utente può quindi valutare la più conveniente per esempio in base all’utilizzo degli elettrodomestici che consumano di più (come il climatizzatore o la lavatrice). Un altro decisivo aspetto da tenere in considerazione è se vengono proposte tariffe a costo fisso o tariffe a costo indicizzato. Nel primo caso il costo del kWh è fisso, cioè il prezzo che paghiamo per l’energia elettrica rimarrà sempre lo stesso per tutta la durata del contratto (viene anche detto “prezzo bloccato”). Nel secondo, invece, il prezzo segue l’andamento del mercato, quindi potrebbe aumentare o diminuire nel corso del tempo.

Pulsee Luce e Gas, brand per le utenze domestiche di Axpo Italia, compagnia che offre energia da fonti rinnovabili, ha deciso di lanciare una campagna di informazione proprio in vista della fine del mercato tutelato per aiutare gli utenti verso una scelta consapevole. La campagna si chiama “Il futuro dell’energia” ed è stata lanciata a novembre del 2023. Ha lo scopo di far conoscere in modo trasparente ai consumatori le diverse possibilità offerte dal mercato in questa fase di passaggio, attraverso video tutorial. Pulsee Luce e Gas ha realizzato anche una breve guida per gli utenti energetici a cui ha dato il nome di Energipedia: si tratta delle risposte alle principali domande che si fa chi è incerto nella lettura della bolletta e fornisce un glossario semplificato di quei termini che sembrano talvolta indecifrabili ma che caratterizzano il mercato dell’energia.

(Pulsee Luce e Gas)

Pulsee ha ideato un’offerta che permette contemporaneamente di beneficiare dei vantaggi di quelle a costo fisso e di quelle a costo indicizzato: si chiama Pulsee Luce Limit.e e definisce una tariffa monoraria a prezzo indicizzato con un tetto massimo per la componente energia bloccato per dodici mesi. In sostanza con Limit.e il prezzo dell’energia elettrica seguirà le oscillazioni del mercato, ma per un anno non potrà mai salire al di sopra di 0,185 euro al kWh (questo al momento è il limite, che è soggetto a rimodulazione su base mensile per i nuovi clienti).  Se il costo in bolletta della componente energia sale, l’utente paga di più ma mai oltre il valore posto da Pulsee come “limite” (appunto 0,185 euro al kWh: fino al 5 febbraio, poi il listino sarà aggiornato con un nuovo limite). Se invece il prezzo della materia prima scende pagherà meno.

L’offerta, per una fornitura di energia elettrica totalmente prodotta da fonti rinnovabili, prevede, oltre quello a del consumo della materia prima, un costo mensile di 20 euro, che corrisponde ai costi di commercializzazione, l’altra voce della bolletta che può variare sul libero mercato dei fornitori. Come per tutte le offerte di Pulsee Luce e Gas anche con Luce Limit.e si può fare tutto online, senza spreco di carta. Si può attivare online in pochi passaggi e sempre online, tramite l’area privata, si possono controllare bollette e pagamenti. Il tutto anche da smartphone grazie all’app Pulsee Energy.

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