
Dietro ai sistemi di pagamento online c’è un mondo complesso
Un fattore importante è riuscire a verificare i conti correnti per evitare truffe
Negli ultimi anni fare acquisti online è diventata un’abitudine anche per le persone che fino a poco tempo fa avevano poca dimestichezza con la tecnologia. Uno dei motivi per cui è successo è la crescita e lo sviluppo degli e-commerce durante e dopo la pandemia da coronavirus, periodo in cui comprare andando fisicamente nei negozi era diventato più complicato. Un’altra ragione della diffusione degli acquisti online sono le modalità con cui oggi possiamo farlo: pagare attraverso internet è diventato molto più semplice e sicuro.
Prenotare un treno, comprare un paio di scarpe o donare a un’associazione umanitaria oggi si possono fare letteralmente “con pochi click”, e, seguendo alcune accortezze, senza particolari rischi per i nostri conti correnti o per la nostra privacy. Sono diventate azioni così semplici, che fanno parte così tanto della nostra quotidianità, che non ci rendiamo conto che per far funzionare quelle transazioni, che noi completiamo in pochi passaggi, serve tutta una serie di complessi meccanismi informatici, che permettono l’interazione fra chi compra e chi vende, e fra tutti gli intermediari.
Uno di questi strumenti informatici è la cosiddetta Verification of Payee (VoP), un meccanismo che consente ai fornitori di servizi di pagamento (PSP) – aziende che facilitano le transazioni elettroniche tra clienti, attività e banche – di verificare la congruità dei dati prima di autorizzare una transazione. Si tratta di uno strumento per la sicurezza considerato oggi molto importante: la Banca Centrale Europea ha infatti stabilito che dal 9 ottobre 2025 i PSP e le banche dovranno offrire obbligatoriamente ai clienti il servizio VoP per tutti i bonifici SEPA e i bonifici SEPA istantanei (SEPA sta per “Single Euro Payments Area”, cioè l’area unica dei pagamenti in euro). In particolare lo strumento VoP consente al servizio di pagamento del compratore di inviare una richiesta istantanea al servizio del pagamento del beneficiario per verificare la corrispondenza tra IBAN e intestazione del conto inseriti da chi fa l’ordine.
La VoP è uno dei servizi offerti da Fabrick, società italiana parte del gruppo Sella, attiva anche nel Regno Unito, in Spagna e in Francia, che aiuta le imprese a costruire ecosistemi finanziari innovativi. Si occupa principalmente di finanza integrata, cioè quella attraverso cui le imprese, le istituzioni finanziarie e le fintech possono integrare i servizi finanziari direttamente nelle loro piattaforme, come app, siti web e marketplace. La verifica dell’intestazione del conto, sulla quale interviene la VoP, è uno degli aspetti più delicati del processo di pagamento ed è resa complessa da una serie di fattori: variazioni ortografiche, uso di titoli o soprannomi, abbreviazioni, nomi commerciali o alias, cioè denominazioni alternative ufficialmente riconosciute.
Verificare l’intestazione di un conto corrente è naturalmente un passaggio decisivo per evitare truffe digitali. La Verification of Payee può essere uno strumento di controllo importante in particolare per i bonifici istantanei che, al contrario di quelli tradizionali, non sono revocabili. Un rapporto sulle operazioni di pagamento fraudolente nel 2024 in Italia evidenziava infatti che il tasso di frode in valore per i bonifici ordinari era pari allo 0,001 per cento, mentre per i bonifici istantanei corrispondeva allo 0,048 per cento, in crescita su base annua.
La VoP di Fabrick è inserita nel suo modello di servizi Banking as a Service (BaaS), cioè un tipo di tecnologia finanziaria che consente alle piattaforme software di utilizzare funzionalità bancarie (come servizi finanziari, pagamenti, prestiti, servizi di gestione del risparmio) tradizionalmente offerte solo da una banca autorizzata. Un esempio intuitivo delle possibilità di questa tecnologia è ciò che permette ai siti di e-commerce di proporre direttamente il pagamento ratealizzato di un prodotto. Le aziende possono utilizzare i servizi BaaS in generale, e VoP in particolare, tramite cosiddette API (Application Programming Interface), cioè strumenti informatici che attraverso un insieme di regole e protocolli permettono a due software di comunicare tra loro, scambiando dati e permettendo di eseguire servizi.
La soluzione BaaS di Fabrick consente alle aziende di integrare, appunto tramite API, servizi bancari e di pagamento direttamente nella propria offerta. Fabrick propone un set completo di API in moduli progettati per essere facilmente installati e utilizzati senza la necessità di una configurazione manuale complessa. I servizi del modello BaaS di Fabrick sono inoltre pensati per soddisfare i requisiti normativi in materia di sicurezza, privacy e trasparenza, grazie alla consulenza normativa di Banca Sella (si tratta di soluzioni tecnicamente definite “compliant by-design”). Un’altra caratteristica dei servizi di Fabrick all’interno della sua soluzione BaaS è quella di essere forniti in “white label” (letteralmente “etichetta bianca” o “senza etichetta”): sono cioè venduti senza marchio, e l’azienda acquirente può quindi modulare il prodotto per renderlo coerente con il proprio brand.