Contenuto sponsorizzato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Autonoma della Sardegna, cofinanziato dall’Unione Europea – FEASR e scritto dal Post

Valorizzare le campagne ospitando artisti internazionali

Grazie a un progetto finanziato con fondi europei attraverso il Programma regionale di sviluppo rurale

Negli ultimi decenni le campagne italiane si sono costantemente spopolate, svuotandosi ulteriormente dopo le grandi migrazioni degli anni dell’industrializzazione del paese. Si tratta di un fenomeno che ha colpito soprattutto le regioni insulari e quelle montane, dove il radicamento al territorio aveva resistito di più nella seconda metà del Novecento. Tra le regioni più colpite da questo fenomeno c’è la Sardegna, l’isola in cui decine di piccoli centri dell’interno perdono abitanti ogni anno, mentre i giovani si spostano verso le città costiere in cerca di lavoro, soprattutto nel settore turistico.

Così molti paesi dell’interno rurale si ritrovano con un’età media sempre più alta, e con servizi sempre più ridotti. Sono sempre meno le persone che si dedicano a coltivare i campi, che spesso si trovano in stato di abbandono: crescono così i rischi di desertificazione o di dissesto idrogeologico. Anche il patrimonio culturale di questi luoghi, con sempre meno persone a perpetuarlo e tramandarlo, rischia di scomparire in pochi anni. Per salvaguardare questi territori negli ultimi anni sono stati ideati e sviluppati diversi progetti di rigenerazione rurale: si tratta di iniziative, pubbliche e private, che hanno lo scopo di restituire ad aree agricole o paesi in declino demografico ed economico nuove funzioni sociali, produttive e culturali.

Tra questi progetti c’è anche quello, finanziato come progetto di impresa per attività extra-agricole nelle zone rurali del Programma di sviluppo rurale (PSR) della regione Sardegna, che ha promosso la creazione di residenze artistiche internazionali in piccoli comuni rurali. Un’iniziativa lanciata da qualche anno che offre a creativi e professionisti dell’arte provenienti da tutto il mondo un luogo dove lavorare e trovare ispirazione. L’obiettivo è anche rigenerare i borghi attraverso la cultura e la partecipazione della comunità locale: nelle diverse edizioni infatti sono stati accolti nelle campagne sarde decine di artisti che hanno potuto sviluppare progetti a contatto diretto con il territorio e i suoi abitanti. Gli artisti sono stati ospitati in abitazioni non utilizzate o in strutture turistiche durante la bassa stagione, con lo scopo così di valorizzare spazi esistenti e di ridurre l’impatto ambientale. Le attività hanno incluso laboratori aperti, incontri pubblici, mostre e giornate di studio.

L’iniziativa non solo ha avuto un impatto culturale positivo, ma sembra abbia anche favorito l’economia locale. Grazie alle attività degli artisti e alla presenza di visitatori arrivati per assistere agli eventi sono nate infatti nuove collaborazioni e opportunità di lavoro temporanee, e si è sviluppato un rinnovato interesse turistico per i paesi ospitanti. Per allestire gli eventi organizzati dagli ospiti (tra cui artisti visivi, scrittori, designer, curatori di eventi) sono stati recuperati edifici inutilizzati: il programma ha quindi anche permesso di ridurre il degrado edilizio, restituendo valore al patrimonio immobiliare esistente.

Il Programma di sviluppo rurale, che ha permesso l’iniziativa delle residenze artistiche nei piccoli comuni di campagna sardi, è lo strumento principale con cui l’Unione Europea sostiene l’agricoltura e le aree rurali nei paesi membri. Fa parte della Politica Agricola Comune (PAC) che viene finanziata attraverso due fondi: il FEAGA, il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia, e il FEASR, il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.

I finanziamenti del FEAGA sono interamente a carico dell’Unione Europea, vengono concessi su base annuale e sono legati alla superficie coltivata o al numero di capi allevati. Il FEAGA è il fondo che si occupa dei sostegni diretti agli agricoltori europei: serve per esempio a garantire redditi stabili, tutelare la produzione europea dalle crisi e assicurare la competitività del settore nel breve periodo. I finanziamenti FEASR invece riguardano progetti di sviluppo rurale, selezionati attraverso bandi cofinanziati dallo stato e dalle regioni, oltre che dall’Unione, e sono erogati su base pluriennale. Il fondo infatti si occupa di progetti più a lungo termine, come quelli di sviluppo sostenibile delle aree rurali, con l’obiettivo di favorire l’innovazione, la tutela ambientale, la diversificazione economica e i servizi per le comunità locali.

Sempre tra i progetti finanziati con il Programma di sviluppo rurale della regione Sardegna che sono stati possibili grazie al FEASR ce n’è uno recentemente concluso, che ha avuto come obiettivo quello di migliorare la sostenibilità ambientale ed economica della produzione di carne bovina sarda. Il progetto ha coinvolto allevatori, imprese di trasformazione, ricercatori universitari e tecnici regionali: le diverse professionalità hanno lavorato su innovazioni di processo e di prodotto per rafforzare la qualità, la tracciabilità e il valore aggiunto delle carni locali, puntando su un modello di filiera corta e trasparente che colleghi in modo diretto produttori, trasformatori e consumatori.

I risultati più interessanti sono stati quelli ambientali. Ogni azienda che ha partecipato al progetto ha infatti introdotto, all’interno del suo processo produttivo, la valutazione dell’impatto ambientale: grazie alle metodologie Life Cycle Assessment (LCA, cioè “valutazione del ciclo di vita”) sono stati quantificati gli impatti in termini di emissioni di CO₂ e consumo idrico e sono quindi stati raccolti dati utili per orientare le scelte aziendali verso pratiche più sostenibili. I risultati ottenuti hanno dimostrato che una gestione più attenta all’ambiente, per esempio utilizzando meglio le risorse e adottando sistemi di allevamento estensivo, non solo contribuisce a ridurre le emissioni di gas tossici nell’atmosfera, ma aiuta le aziende a rendere di più e ad aumentare la qualità dei propri prodotti.

Immagine di copertina: Una fotografia panoramica di Milis, in provincia di Oristano (Regione Sardegna)

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